Alessandrino è il XXIII quartiere di Roma.

Prende il nome dall'acquedotto Alessandrino, costruito nel III Secolo d.C., opera dell'imperatore Alessandro Severo (222 - 235 d.C.).

Sorge tra la Via Prenestina, la Via Casilina, Viale Palmiro Togliatti e Via Tor Tre Teste.

I vasti terreni della zona, nell'Ottocento, ricadevano nelle proprietà del Capitolo di Santa Maria Maggiore e della famiglia Torlonia.

Lo sviluppo avvenne nel Novecento, quando vi fu costruita la Casa Generalizia delle Povere Figlie di Maria Santissima Incoronata.

Negli anni Trenta nacque anche il Borghetto Alessandrino.

In breve tempo si formò una lunga strada, Viale della Borgata Alessandrina, oggi Viale Alessandrino, intorno alla quale nacque in maniera spontanea il nucleo dell'odierno Quartiere Alessandrino.

Intorno al 1939, lungo la Via Prenestina nacque una nuova zona dall'originale impianto urbanistico: il Quarticciolo. 

Durante l'occupazione tedesca di Roma, fu protagonista della Resistenza romana grazie alla banda del Gobbo del Quarticciolo, Giuseppe Albano, che controllava il quartiere.

Nel 1953, nel Quartiere Alessandrino venne costruita la nuova Chiesa di San Giustino.

Il Quartiere ricadde nel Prenestino-Labicano fino a quando, nel 1961, non fu ufficialmente istituito il Quartiere Alessandrino.

Ne 2014, la zona è stata raggiunta dalla METRO C dalle stazioni Alessandrino, Torre Spaccata e Parco di Centocelle.

Attualmente la zona dell'Alessandrino e Centocelle, forse grazie alla recente infrastruttura della Metro C, sta vivendo un periodo di riqualificazione che considerata la discesa dei prezzi degli ultimi anni, rende la zona veramente interessante dal punto di vista immobiliare.

Rispetto alle zone limitrofe anche piú lontane dal centro o dalla metro C, i prezzi rimangono molto vantaggiosi.